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DALÍ, SALVADOR

DALÍ, SALVADOR

Salvador, Dalí (1904-1989). Artista spagnolo. E’ considerato uno degli esponenti più significativi del surrealismo. Noto per la sua arte spontanea e la sua grande personalità. Pioniere del movimento diceva: “La differenza tra me e i surrealisti è che io sono un surrealista“.

Dalí fu coinvolto in tutti gli aspetti della creazione artistica. Il suo talento artistico ha trovato infatti espressione in vari ambiti tra cui cinemapitturasculturafotografia moda, portandolo a collaborare con artisti di ogni settore: “Per tutto ciò che è dorato ed eccessivo, la mia passione per il lusso e la mia predilezione per abiti orientali”, ma rimanendo fedele sempre ad uno stile anticonvenzionale ed ad idee a volte considerate oltraggiose.

DALÍ E L’ARTE

Nel suo lavoro fondamentale è stato il rapporto con il simbolismo. La rappresentazione di oggetti viene accostata in modo illogico, così come avviene nei nostri sogni.

Le sue immagini sorgono dall’agitazione tormentata del suo inconscio e prendono forma dalla razionalizzazione del delirio. Dalle sue pulsioni d’animo nascono però opere sorprendenti, rese tali anche dalla padronanza di tecniche acquisite nei suoi studi all’Accademia.

Il suo primo dipinto surrealista è “gioco lugubre” realizzato nel 1929. L’opera, criticata dagli stessi membri del movimento, rappresenta i primi passi del pittore nel mondo del surrealismo: spazi prospettici dilatati ed elementi combinati in modo irrazionale.

GIOCO LUGUBRE

Con gli anni il suo stile diventa meno criptico, gli elementi diminuisco e le sue opere diventano più chiare all’osservatore.”La persistenza della memoria” (1931) rappresenta infatti un paesaggio fantastico con oggetti irreali. Si tratta di orologi “molli” dalla consistenza deformata che segnano il tempo ma hanno perso la loro solidità, espressione quindi della relatività della percezione temporale.

LA PERSISTENZA DELLA MEMORIA

Attraverso un processo nettamente paranoico è possibile ottenere un’immagine doppia, rappresentazione di un oggetto che, senza la minima modificazione figurativa o anatomica, sia al tempo stesso la rappresentazione di un oggetto assolutamente diverso”.

CIGNI CHE RIFLETTONO ELEFANTI

ABITO ARAGOSTA, SALVATOR DALÍ MUSEUM

Nel 1939, a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, si stabilisce negli Stati Uniti dove insieme al surrealismo si affianca una nuova passione per le correnti artistiche del dopo guerra, tra queste Pop Art e Op art.

SALVADOR DALÍ E LA MODA

Come già detto, Dalí si è distinto per la sua versatilità. Gli abiti rappresentano la personalità, la duplicazione dell’Io, dei suoi sogni e desideri. Questo pensiero ha portato Dalì a disegnare anche moda.

Sono del 1936 vestiti e accessori per la Schiaparelli, alcuni dei quali verranno indossati dalla moglie Gala. Le creazioni riproducono i temi metafisici e surreali della sua pittura: uno scheletro bianco su un abito nero, astici dipinti su un vestito da sera, bottoni in ceramica che riproducono mosche su pezzi di cioccolato, una borsa in nappa e rame a forma di telefono, cappelli a forma di scarpa, di cotoletta o di calamaio.

COLLABORAZIONE ARTISTICA SCHIAPARELLI E DALÍ

IL GRANDE MASTURBATORE

Inoltre, sono famose le tasche, vere e false, a forma di bocca ricamate su una giacca e le tasche-cassetto su un tailleur che trovano precisi riferimenti nei disegni e nei dipinti di quell’epoca.

Nel ’37 disegna, sempre per la Schiaparelli, una sirena gioiello e, con Fulco di Verdura, noto designer di gioielli, crea monili dalle forme insolite: una civetta, un ragno nella tela e un san Sebastiano. Nel ’38, all’Esposizione Internazionale del Surrealismo a Parigi, presenta un manichino rivestito di cucchiaini.

È del ’49 la seconda collezione di gioielli per la Schiaparelli. Tra tutti spicca il cuore in rubino, sormontato da una corona che, grazie a un piccolo motore, simula il battito cardiaco. Nel ’55, l’artista realizza 20 gioielli in oro, rubini e smeraldi, che riproducono alcuni dei suoi quadri: una spilla Ferita atavica, una scatoletta Mano venosa, una croce Luce di Gesù Cristo. Nel ’65, progetta anche una collezione di costumi da bagno con seni surreali applicati alla schiena.

L’artista torna di nuovo in Catalogna nel 1951. Entra però in profonda depressione dopo la morte della moglie Gala nel 1982. Il suo carattere diventa sempre più scontroso con frequenti crisi di delirio.

Salvador Dalì – Nasce: 11 maggio 1904; Muore: 23 gennaio 1989.

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